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Percezione


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Presa di coscienza nell’ambito dell’esperienza sensibile, dice google, o la prontezza con la quale l’apparato sensoriale-intellettivo percepisce la realtà esterna e (aggiungo), interna, secondo Treccani. Raccontare la percezione corporea è complesso, perché si tratta di un processo puramente soggettivo. La mia percezione sarà diversa dalla tua percezione, i corpi sono diversi e diverso è il soggetto che percepisce. Però ci sono dei punti fermi. La percezione arriva quando tutta l'attenzione, l’apparato sensoriale-intellettivo appunto, si dirige in un’unica direzione, verso una parte del corpo o una sensazione. Vale per tutti il fatto che quando siamo davvero nella percezione non stiamo rielaborando con commenti o pensieri o memorie, quindi siamo in una relazione diretta con il corpo o con l’esterno. Percepire il corpo comporta un contatto più intimo, più profondo con il corpo stesso, come abbandonare la linearità per la sfericità, dice il mio maestro Daniel Odier. Infatti, sentendoci, entriamo in una dimensione dove la forma non è più la forma pensata e la sensazione è difficilmente codificabile. Un altro elemento, uguale per tutti, è la gradevolezza. Percepire il corpo è gradevole, molto gradevole.




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