Parkinson
- Fabiana Pregnolato
- 22 feb 2021
- Tempo di lettura: 1 min

Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa, tra quelle inerenti ai “disordini del movimento”, colpisce le persone anziane e attacca prepotentemente il sistema motorio, imponendo rigidità muscolare e articolare, difficoltà nella mobilità e tremori incontrollati. Un piede che spinge sull’acceleratore senza sosta anche se l’auto è in folle, così me l’ha spiegata un’amica medico. Enzo ha 75 anni ed è affetto dalla malattia di Parkinson. Ci siamo incontrati due anni fa, quando il suo medico gli ha consigliato di “fare yoga”. In questi due anni di sessioni regolari è nato innanzi tutto un bel rapporto umano e di fiducia; Enzo, nonostante l’età (alle volte quando si è avanti con gli anni c’è meno predisposizione a mettersi in gioco) ha messo tutta la sua disponibilità e l’impegno. Insieme muoviamo il corpo, quando le sue condizioni lo permettono e molto spesso danziamo, perché Enzo ama la musica e questo lo rimette nel corpo con gioia. Insieme respiriamo, ovvero respiriamo con attenzione e il viso di Enzo cambia fisionomia quando tutta la tua attenzione, anche se per breve tempo, si concentra sul movimento respiratorio. E’ possibile che sia Enzo e il suo corpo a rispondere in questo modo, ma sta di fatto che, quando Enzo si concentra davvero sul respiro, o su un movimento semplice eseguito ad occhi chiusi, in quel frangente, i tremori cessano. Quando Enzo rilassa davvero il corpo, i tremori cessano.
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